lunedì 24 marzo 2014

Approvazione del Regolamento Eu Privacy in prima lettura


Nonostante gli scetticismi di cui è stato pervaso il cammino del Nuovo Regolamento Europeo Privacy, in bozza dal 25 Gennaio 2012, oggi il Documento è stato approvato dal Parlamento Europeo in prima lettura.
Per l’approvazione finale occorrerà attendere ancora del tempo, ma non credo si andrà oltre il 2014. Si parla di dopo le elezioni di maggio.
Il Parlamento europeo ha votato la prima lettura del progetto di legge sulla protezione dei dati personali, approvando il Regolamento con 621 voti favorevoli, 10 contrari e 22 astensioni, e la Direttiva con 371 voti a favore, 276 contrari e 30 astenuti. Le norme passeranno così agli eurodeputati che saranno eletti a maggio.
“Il pacchetto di protezione dei dati consiste in un Regolamento generale che copre la maggior parte delle norme sul trattamento dei dati personali nell’Unione europea e in una direttiva relativa al trattamento dei dati personali per prevenire, accertare e perseguire i reati penali o per applicare sanzioni penali”.
Le nuove regole aggiornano la legislazione europea vigente, che risale a quasi 20 anni fa e che naturalmente non teneva conto della grande mole di dati ora riversata in rete spesso volontariamente dagli utenti, nè dei nuovi dispositivi mobili che ne hanno ampliato in modo imprevedibile le necessità di sicurezza-
Jan Philipp Albrecht, relatore del Regolamento ha detto a chiari termini che “i cittadini europei si aspettano di procedere all’adozione di una forte regolamentazione sulla protezione dei dati in tutta l’Ue. Se ci sono alcuni Stati membri che non vogliono concludere dopo due anni di negoziati, la maggioranza dovrebbe andare avanti senza di loro”.
“Le società che infrangono le regole – si legge nel comunicato di Bruxelles – potrebbero incorrere in multe fino a 100 milioni di euro o fino al 5% del fatturato mondiale annuo (si applicherebbe la sanzione più gravosa delle due), dicono i deputati. La Commissione aveva proposto sanzioni fino a 1 milione di euro o fino al 2% del fatturato mondiale annuo”.
“Le nuove norme – prosegue la nota – dovrebbero anche proteggere maggiormente i dati su Internet. Le salvaguardie introdotte includono il diritto di cancellare i propri dati, nuove restrizioni sul ‘profiling’ e l’obbligo per le società di usare un linguaggio chiaro e semplice per le regole sulla privacy. Ogni fornitore di servizi internet che desidera trattare dati personali dovrebbe ottenere prima liberamente un consenso esplicito e ben informato della persona coinvolta”.p
Tra gli ultimi emendamenti oggetto di esame che ho visto, c’è quello riguardante l’obbligo del Privacy Officer che riguarderebbe le aziende che trattano dati personali di almeno 5000 interessati nell’arco di tempo di 12 mesi.
Gli emendamenti che ho avuto occasione di vedere sono davvero molti.
Solo in sede di definitiva approvazione le regole saranno chiare. Ma ciò che è certo fin da ora è che sarà una Rivoluzione.

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